
L’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule promuoverà per il terzo anno consecutivo il proprio messaggio sociale dando il nome alla maglia Bianca del miglior giovane della più importante gara a tappe al mondo per ciclisti U23.
AIDO sarà presente in ogni sede di tappa con i propri volontari e all’arrivo con la testimonianza dei “ciclisti trapiantati” che percorreranno gli ultimi km di ogni tappa.
L’edizione del 2022 del Giro d’Italia Giovani Under 23 vedrà impegnate 35 squadre, su 7 tappe in 6 Regioni diverse d’Italia; una carovana di 700 persone che darà spettacolo sulle strade d’Italia, nei Borghi storici e nei Comuni più moderni.
1008 km di strada, molta salita, tanto sudore, tanta capacità tattica e di posizionamento. Un gioco di forza e di virtù che vedrà emergere, anche quest’anno, i migliori atleti della categoria.

Maglia Bianca Chiesi for AIDO
3 giugno 2021, Tappa 1 Cesenatico – Riccione
Oltre a essere sfida per i migliori ciclisti U23 al mondo e palcoscenico internazionale per aziende e territori, il Giro Giovani si conferma anche occasione di promozione di messaggi di solidarietà sociale condivisa con i propri partner in giro per l’Italia.
E così anche quest’anno AIDO assocerà il proprio nome alla maglia Bianca riservata al miglior giovane della classifica generale, portando avanti – come accade ormai da quasi 50 anni – l’obiettivo di divulgare la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule.
Ma non solo: AIDO sarà presente in modo capillare, con i propri volontari, nelle sedi di tappa dell’edizione 2022, in programma dall’11 al 18 giugno.
«AIDO Nazionale per il terzo anno consecutivo sarà sponsor etico del Giro d’Italia Giovani U23, portando la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule con i ciclisti trapiantati che testimonieranno il ritorno alla vita – spiega la presidente AIDO Nazionale Flavia Petrin –. Da 49 anni l’Associazione informa i cittadini affinché possano fare in vita la loro scelta in tema di donazione di organi, tessuti e cellule e quest’anno lo farà con uno strumento nuovo: DigitalAIDO, che permette in modo digitale, in un solo minuto, con Spid o con una firma digitale tramite l’App AIDO o il sito. Anche AIDO corre veloce sul web come i giovani ciclisti che si sfideranno in questa gara importante. Vogliamo ringraziare gli organizzatori del gruppo ExtraGiro diretto da Marco Selleri e Marco Pavarini, il nostro sponsor Chiesi Italia, fino agli instancabili volontari AIDO, che rappresentano il cuore pulsante dell’Associazione.
La vittoria è già nostra: cogliere una meravigliosa occasione per continuare a proporre alle persone una grande opportunità. Una scelta, quella del consenso alla donazione di organi, di grande valore etico e sociale, in grado di restituire speranza agli oltre 8.000 pazienti in lista d’attesa per trapianto. Una scelta di solidarietà. Una scelta di vita. La scelta di un semplice sì».
Inoltre, la partnership di AIDO con il Giro d’Italia Giovani Under 23 consente di veicolare un altro messaggio sociale importante, sul tema della prevenzione: lo sport fa bene, migliora la salute e la qualità della vita delle persone e va praticato con costanza. Anche, se possibile, dopo essere stati sottoposti a un trapianto.
Anche per questo, gli ultimi km di ogni tappa verranno percorsi, in parata, da ciclisti “trapiantati”, per portare letteralmente all’arrivo del Giro d’Italia Giovani U23 il messaggio di solidarietà e speranza di AIDO.
«È bello riuscire a fare sport e comunicazione sociale in questa maniera, con il sorriso e l’energia che Aido ci trasmette ogni giorno nei villaggi di partenza ed arrivo – dice Marco Pavarini, direttore organizzativo del Giro d’Italia Giovani Under 23 –. Anche quest’anno incontreremo centinaia di volontari Aido durante questo nuovo Giro d’Italia, racconteremo le loro storie e le intrecceremo con una delle grandi motivazioni di questa gara: fare crescere la speranza nel futuro».
Il Giro d’Italia U23, evento sportivo itinerante che vede i giovani protagonisti in gruppo e un pubblico trasversale, per età e provenienza geografica, rappresenta una manifestazione ideale per dare impulso all’attività di sensibilizzazione dell’associazione.
Attraverso la propria presenza al Giro d’Italia Giovani Under 23, AIDO potrà far sentire la propria voce sfruttando una piattaforma di comunicazione che raggiunge decine di milioni di contatti durante i dieci giorni di gara.
Storie
A questa età… sogni il tuo futuro, il tuo futuro è nelle tue mani, e nulla può fermarti! Però, la Vita, ti riserva delle sorprese… belle e meno belle. Mi trovai a rinunciare a tutti i miei obbiettivi, compresa la bicicletta, per gestire una malattia subdola, gestendola male…
Ermanno
trapiantato di fegato nel 2007

“Non pensavo di rinascere e tornare in bici dopo quello che ho passato prima del trapianto. Un miracolo, una nuova vita e anche di più. Ho partecipato a varie edizioni dei campionati del mondo di ciclismo per trapiantati e li ho vinti per ben 3 volte. Nel 2023 andrò in Australia per tentare di conquistare un altro titolo. Sono un Campione del Mondo grazie a qualcuno che ha detto “Sì” alla donazione degli organi. Aggiungo che tutti quelli che dicono “Sì” sono i veri campioni del mondo. Partecipo al giro d’Italia Giovani per essere testimone vero e visibile. Quando taglio il traguardo è con me anche chi mi ha donato l’organo e che mi ha ridato la vita, il vero Campione del Mondo.
Nell’immagine di copertina, al traguardo, insieme alla Presidente Aido nazionale Flavia Petrin anche Domenico Roberto, Campione Mondiale in carica di pallavolo, come Ermanno per il ciclismo all’ultimo mondiale, trapiantati a Newcastle nel 2019.
Marcello
trapiantato di rene dal 1998

I reni non funzionano sin da bambino, anni di sofferenza poi la dialisi e poi finalmente un rene donato. Diventa campione come uomo e come atleta vince vari campionati mondiali, europei e italiani di sollevamento pesi, oltre a partecipare a grandi imprese ciclistiche e podistiche in giro per l’Italia e per il mondo. “Voglio testimoniare qui al Giro U23 come faccio sempre in tutte le mie attività perché sono sempre impegnato a divulgare il messaggio di solidarietà del dono. Mi invitano spesso nelle scuole per parlare ai ragazzi. Ho fatto vari passaggi in TV per raccontare la mia storia. Approfitto di ogni occasione per dire che un organo donato è una vita regalata piena di soddisfazioni.”
Orietta
trapiantata di cuore dal 2020
ha tagliato con orgoglio il traguardo a Pinzolo

Ciao Orietta, cosa ti ha portato qui?
Mi sono iscritta ad AIDO nel 1988. Allora stavo bene e la mia scelta fu accolta con stupore e potrei dire ostilità dai miei genitori, ma ho ritenuto da subito un gesto importante. Bisogna contestualizzare che allora la scelta di donare gli organi e la conoscenza sui trapianti non erano ancora parte della cultura della gente. Partecipo perché è importante diffondere il messaggio che donare vuole dire donare vita. Partecipo perché anche se sono passati molti anni e si sono fatti grandi miglioramenti per sensibilizzare le persone per questo gesto, bisogna sempre tenere vivo il messaggio. Partecipo perché vale più la testimonianza di tante parole. Pensa che quando sono tornata al lavoro dopo il trapianto il solo vedermi in salute e felice con un cuore nuovo ha spinto molti miei colleghi ed amici ad esprimere il “sì” alla donazione promosso da AIDO.
Orietta fa parte del gruppo “Transplant Sport Club -Il Trapianto è vita” e con lei hanno pedalato anche Marco e Sergio.
Marco
trapiantato di rene nel 2009
Sergio
trapiantato di cuore dal 2018

Ermanno Manenti

Sentii parlare di Aido fino a quando un estate passeggiando sul lungo lago di Salò ho avuto modo di parlare con dei volontari Aido che avevano allestito un gazebo, il primo pensiero che ho avuto considerando la calura di luglio pensai: “ma questi ci credono veramente tanto in quello che fanno!”.
Premetto che avevo già la certezza che prima o poi avrei dovuto fare il trapianto – ero in lista d’attesa, difatti nel 2007 è arrivata la chiamata al trapianto.
Dopo un paio di anni ho pensato che era il momento di dare il mio contributo ad Aido, ora sono attivo in testimonianze nelle scuole, ricostruito il Gruppo Aido di Manerbio ed altro.
La passione della bici mi è stata data dalla mia famiglia di ciclisti.
Il sogno di un ragazzino che va in bici quale potrebbe essere: “Partecipare a un Mondiale e al Giro d’Italia?”.
Questo sogno si è avverato proprio così, si ma da trapiantato.
Dopo il trapianto ho partecipato a cinque edizione mondiali trapiantati vincendo tre medaglie d’oro e un oro europeo passando il traguardo con il logo Aido stampato sul body.
Nel 2019 grazie ad Aido ho partecipato alla tappa prologo del Giro d’Italia e-bike, la Saluzzo Pinerolo.
Nel 2020 dal 29 agosto al 5 settembre partecipo al Giro d’Italia Giovani Under 23, arrivando al traguardo dagli ultimi chilometri come prologo Aido. Aido è sponsor della maglia bianca al miglior giovane del giro di tappa.
Promuove la vita da trapiantati è il pedalare sempre a tutta VITA per AIDO, per il consenso al DONO.
Cividini

Credo che la vita a volte fa incontrare persone speciali come 1.400.000 iscritti di Aido che hanno detto SI al dono di se preoccupandosi della salute e ri-nascita di vita di persone in lista d’attesa .
41 anni con il Gruppo Ciclistico Aido di Grassobbio fondatore e promotore di eventi anche a livello europeo, ma sempre gregario a portare acqua al campione che è la “cultura al dono di organi”
Marcello

Luca Cestato

A questa età… sogni il tuo futuro, il tuo futuro è nelle tue mani, e nulla può fermarti! Però, la Vita, ti riserva delle sorprese… belle e meno belle. Mi trovai a rinunciare a tutti i miei obbiettivi, compresa la bicicletta, per gestire una malattia subdola, gestendola male. Infatti mi ritrovai in dialisi! Quella non era vita, era una sofferenza continua. E proprio oggi, di 22 anni fa, feci il Trapianto combinato (Rene e Pancreas) ritornando a Vivere!!! Da lì la volontà di portare la cultura del Dono, entrando in AIDO, a chi non la conosceva ancora!!! Ora mi trovo ad essere un dirigente AIDO Veneto (Vice Pres. Vicario). E, ironia della sorte, mi trovo nel mio sogno… nel Giro d’Italia Giovani U23 con la speranza di portare un messaggio di Vita nei giovani. Grazie a quel SI… io ora Vivo!
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